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LA TERRA DI MAMOT

DURATA: 60 MINUTI

GENERE: COMMEDIA POETICA

TECNICA: ATTORE / MASCHERA

IL TEMA

Chi l’avrebbe mai detto una trentina di anni fa che sarebbe comparso un altro mondo!

Un mondo a portata di mano, accessibile a tutti e dal quale si può entrare o uscire quando si vuole con un semplice “touch”.
Internet è una nuova terra, dove si può cercare di soddisfare il bisogno di conoscenza, ci si può relazionare senza limiti, costruire una diversa identità, mercanteggiare emozioni e sentimenti, vendere, comprare, curiosare, giocare e perfino sentirci socialmente impegnati. Un altrove dove ci si può sentire vivi ed entusiasti  anche se  può capitare che nel “qui” non ci sentiamo soddisfatti o continuiamo ad avere paure.
Da dietro un rassicurante schermo si può assaporare il gratificante senso di appartenenza
e si può soddisfare la primordiale necessità di avere la conferma di esistere perché li, da qualche parte, c'è qualcuno che sa che ci siamo.

LA STORIA

E’ proprio da questa “ irreale realtà”  che siamo partiti per andare ad esplorare il retrogusto di solitudine e fragilità che percepiamo  quando ci fermiamo ad osservarla .
Ne è nata una storia dove vengono messe a confronto due generazioni, quella di Alvise, cresciuto quando per giocare bisognava essere uno vicino all'altro, e quello della figlia Viola che invece condivide avventure in mondi virtuali con compagni che hanno un nome e un corpo fittizio e che si potrebbero trovare indifferentemene dall'altra parte del mondo o nella stanza accanto.
Alvise cercando un contatto autentico con la figlia si trova ad avere a che fare con un mondo fino ad ora a lui sconosciuto.
Un intreccio di situazioni assurde e grottesce vanno a formare una trama esilarante e poetica allo stesso tempo, che si sviluppa attorno un rapporto sensibile e difficile tra padre e figlia. Social media, youtubers, haters, avatars e le battaglie epiche del popolarissimo videogioco on-line "La Terra di Mamot" sono gli ingredienti di questa avventura moderna che ci mette di fronte con tenerezza al desiderio profondamente umano di relazione e condivisione.

CREDITI

Produzione Atelier Mask Movement Theatre

Interpreti: Irene Van Dijken, Andrea Ninello

Regia e Drammaturgia: Matteo Destro

Scenografia: a cura della compagnia con Andrea Van Dijken

Musica: scena incontro padre-figlia musica di Sisa Michalidesovà

Costumi: Carla Tescaro, Antonia Munaretti

Disegno luci: Renato  Comazzetto

Maschere: Matteo Destro


Foto di Scena e Video: Francesca Rocchio

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